Recensione | Cronache dell'acero e del ciliegio - Volume I: La maschera del No

lunedì 23 agosto 2021

 Ciao a tutti booklovers, oggi pronti con una nuova recensione. Si tratta di Cronache dell'acero e del ciliegio, bellissima tetralogia ambientata nel periodo Edo, dell'autrice francese Camille Monceaux.


SCHEMA:

1. La maschera del No

2. La spada dei Sanada

3. Untitled

4. Untitled



SCHEDA TECNICA:

Nome: Cronache dell'acero e del ciliegio. Volume I - La maschera del No

Autore: Camille Monceaux

Genere: Storico

Data: 13 giugno 2021

Editore. L'ippocampo

TRAMA: Le cronache dell’acero e del ciliegio formano una tetralogia ambientata nel Giappone del XVII secolo. Seguiamo due eroi, Ichirō, giovane samurai dal favoloso destino, e la misteriosa Hiinahime, una sconosciuta che si nasconde dietro una maschera nō. Nei primi due volumi l’io narrante è Ichirō, negli altri due toccherà all’eroina Hiinahime raccontare la vicenda. Il primo tomo, intitolato "La maschera di No", ripercorre la vita di Ichirō dall’infanzia all’adolescenza. Abbandonato, Ichirō viene cresciuto come un figlio da un ignoto samurai che gli insegna la via della spada. Il ragazzo vivrà un’esistenza solitaria tra le montagne, nel cuore di una natura selvaggia e al ritmo delle stagioni, tra momenti di beatitudine e spensieratezza e un apprendistato che richiede costanza e coraggio. Ma in una tragica notte, la vita di Ichirō viene sconvolta dall’attacco di loschi samurai. Il destino lo porterà allora a Edo (l’antica Tokyo), dove inizierà a esibirsi nei teatri kabuki; lì stringerà le prime amicizie e incontrerà Hiinahime, la sconosciuta con la maschera Nō. Il secondo tomo della tetralogia, La spada dei Sanada, sarà pubblicato ad ottobre.


RECENSIONE: Questo libro è pura poesia. Ci troviamo nel Giappone del periodo Edo, e seguiamo le vicende di due protagonisti. Il primo è Ichirō, un giovane lasciato in fasce e trovato da un samurai, il Maestro Tenzen, che gli insegna la via della spada. I primi capitoli ammetto che sono molto lenti, con varie descrizioni delle giornate, anche dell'alimentazione e dello stile di vita dell'epoca. Ho adorato il personaggio dell'anziana Oba, che fa quasi da madre a Ichiro, e leggere di questa cultura. Tuttavia un evento tragico scuote la vita finora idilliaca del giovane: una notte, due samurai affrontano il maestro Tenzen, alla ricerca di una mitica spada che un vecchio amico gli aveva affidato, sotto ordine del malvagio shogun (una sorta di pre-imperatore) e viene mortalmente ferito.

Ichiro ora è solo, e si ritrova vagabondo, dato che la sua vecchia casa all'interno dei boschi è bruciata, ma il tutto si anima una volta arrivato a Edo, la Tokyo dei nostri giorni. Lì incontra due viaggiatori, di cui una donna, Akemi, che vuole venderlo come prostituto in un bordello. Per fortuna Ichiro riesce a liberarsi e si ritrova come monello di strada, finché un giorno incontra Daichi, un poeta ubriacone e fallito, che tuttavia prende a cuore il giovane, che soprannomina Tomo, e gli procura un lavoro. Il padrone è un fan del teatro kabuki, e quindi introduce Ichiro al teatro, dove incontrerà la nostra Hiinahime, la giovane con la maschera No.

Questo romanzo, come ho detto prima, è pura poesia. Lo stile è fluido e accattivante, e ha quella capacità di trasportarti all'interno dell'epoca del romanzo. Io non sono una studiosa del Giappone medievale, ma sono sicura che la rappresentazione è molto descrittiva e fatta bene, ed è stato un punto del romanzo che ho apprezzato molto. In generale ho apprezzato anche i personaggi, che sono abbastanza tridimensionali. La mia preferita è stata l'anziana Oba, ma sono curiosissima di vedere cosa ci riserverà il PoV di Hiinahime.


Consigliato dai: 16 anni

Rating: quattro stelline


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