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Recensione | Sunrise on The Reaping di Suzanne Collins

martedì 25 marzo 2025

Buondì booklovers, il giorno è giunto. L'alba sulla Mietitura è finalmente sorta, e posso parlarvi delle mie impressioni sul prequel di Hunger Games dedicato a uno dei quattro vincitori del Distretto 12, Haymitch Abernathy.


SCHEMA:

0.5 Ballad of Songbird & Snakes - (Coriolanus Snow, 10th Hunger Games)

0.75 Sunrise on The Reaping - (Haymitch Abernathy, 50th Hunger Games)

1. Hunger Games - (Katniss Everdeen, 74th Hunger Games)

2. Catching Fire - (Katniss Everdeen, 75th Hunger Games)

3. Mockinjay - (Katniss Everdeen, Seconda Ribellione)





SCHEDA TECNICA:

Nome: Sunrise On The Reaping 

Autore: Suzanne Collins

Data: 18 marzo 2025

Genere: Distopico

Editore: Sperling & Kupfer



TRAMA:

When you've been set up to lose everything you love, what is there left to fight for?

As the day dawns on the fiftieth annual Hunger Games, fear grips the districts of Panem. This year, in honor of the Quarter Quell, twice as many tributes will be taken from their homes.

Back in District 12, Haymitch Abernathy is trying not to think too hard about his chances. All he cares about is making it through the day and being with the girl he loves.

When Haymitch's name is called, he can feel all his dreams break. He's torn from his family and his love, shuttled to the Capitol with the three other District 12 tributes: a young friend who's nearly a sister to him, a compulsive oddsmaker, and the most stuck-up girl in town.

As the Games begin, Haymitch understands he's been set up to fail. But there's something in him that wants to fight . . . and have that fight reverberate far beyond the deadly arena.


RECENSIONE:

In un futuro Nord America sconquassato da guerre, catastrofi nucleari e disastri naturali, è sorta una nuova Nazione: Panem. Una Capitale e 13 Distretti, che poi si ribellano contro Capitol City.

L'incipit lo conosciamo tutti. 

SOTR è narrato dal PoV di Haymitch, 24 anni prima di Katniss Everdeen e degli eventi in HG. Il primo capitolo si apre col suo sedicesimo compleanno, il giorno della Mietitura. La Collins ci narra di nuovo la vita quotidiana nel 12 tramite Haymitch, la sua famiglia (madre e l'adorato fratellino Sid), i suoi amici, principalmente un ragazzo di nome Burdock... Everdeen e la fidanzata, Lenore Dove... Baird.

Già in questi primi capitoli possiamo apprezzare come i personaggi si leghino tutti ai libri scritti precedentemente. Abbiamo infatti i cameo dei genitori di Katniss (e di Peeta Mellark), ma anche di nuovo uno sguardo sulla grande famiglia dei Covey, ormai ridotta a pochi membri, su cui aleggia ancora lo spettro di Lucy Gray e del suo amore col giovane Coriolanus Snow, ormai Presidente (dittatore) di Panem.

SOTR penso sia stata una grandissima risposta da parte di Suzanne Collins ai millemila edit di "Snow lands on top" (sono colpevole anche io LOL): la Capitale raggiunge un livello di brutalità esplicitamente descritta che ti rivolta lo stomaco. Bambini coinvolti.

Ed è già da come Haymitch viene illegalmente scelto come Tributo che capiamo come questo libro ci distruggerà tutti.

Gli Hunger Games di Haymitch sono i 50esimi, un'Edizione della Memoria: i Distretti vengono puniti due volte, mandando il doppio dei Tributi. 48 ragazzi mandati al macello.

Per il 12, oltre a Hay, sono scelti Wyatt, un giovane ragazzo posato e riflessivo, Louella McCoy, una ragazzina di 13 anni, la Rue di Haymitch, e la "vipera" Maysilee Donner, una delle più ricche ragazze in città, nonché zia di Madge Undersee, migliore amica di Katniss in THG.

Costellati di easter eggs e di cameo (tra cui quello di una giovanissima Effie Trinket), ha inizio il viaggio nella 50esima edizione, in cui amati personaggi - con le loro tragiche storie - fanno capolino.

Il 12 non ha vincitori in vita, dunque gli vengono assegnati mentori da altri distretti. Quando Mags e Wiress hanno fatto il loro arrivo mi si è spezzato il cuore, così come per la tragica storia che lega Beetee (anch'egli presente nel libro) alla storia.

Il presidente Snow si dimostra in tutto il suo essere spietato tanto che per punire Beetee per delle sue azioni ribelli fa mietere il figlio di lui, Ampert, dodici anni.

Tutte le Mietiture sono punizioni. Alla fine non c'è nessun vincitore negli HG, e molti iniziano a morire anche prima. Limitando gli spoiler, un personaggio viene ucciso in un incidente prima dell'inizio dei Giochi e viene rimpiazzato da un suo simil-clone che è stato rapito dal suo Distretto, torturato e modificato in modo da assomigliare al defunto.

Ho i brividi solo a scrivere questa frase. 

Tutto mette i brividi, e penso sia anche il motivo che mi ha inquietato nella scelta del design dell'arena. Quel luogo è paradisiaco, bellissimo. Ma completamente velenoso. I fiori, i frutti, gli animali, talmente belli quanto mutati e distruttivi.

Tra questo orrore la Collins riesce a far esaltare l'umano ancora una volta, nei rapporti tra i Tributi, che formano una grande coalizione contro i "Favoriti". Ragazzini piccoli e spaventati, ma tanto grandi nell'animo.

Non si può dire lo stesso del Presidente Snow, che emerge in tutta la sua piccolezza e nei suoi sotterfugi. Ho trovato le scene molto interessanti, soprattutto perché connotate dalla presenza del suo assistente... un giovane Plutarch Heavensbee, che giocherà un ruolo fondamentale come talpa della Ribellione.

Alla fine rimane solo lui, Haymitch. Ha perso tutto, e tutti, punito anch'egli dalla Capitale. Non è un vincitore. La scena finale con Lenore Dove ha un che di particolarmente terrificante, nonostante lei come personaggio non mi abbia parlato così tanto come altri, ad esempio la fiera Maysilee, il piccolo Ampert e suo padre, i precedenti vincitori.

L'universo di Hunger Games continuerà sempre a parlarmi.


...


Consigliato dai: 15 anni

Rating: quattro stelline e mezzo

Teaser Tuesdays | Sunrise On The Reaping di Suzanne Collins

martedì 11 marzo 2025

Buondì booklovers, non riesco a credere che manca solo una settimana all'uscita del nuovo romanzo di The Hunger Games, Sunrise on The Reaping, dedicato al mentore dei nostri Katniss e Peeta, Haymitch Abernathy!


SCHEMA:

0.5 Ballad of Songbird & Snakes - (Coriolanus Snow, 10th Hunger Games)

0.75 Sunrise on The Reaping - (Haymitch Abernathy, 50th Hunger Games)

1. Hunger Games - (Katniss Everdeen, 74th Hunger Games)

2. Catching Fire - (Katniss Everdeen, 75th Hunger Games)

3. Mockinjay - (Katniss Everdeen, Seconda Ribellione)





SCHEDA TECNICA:

Nome: Sunrise On The Reaping 

Autore: Suzanne Collins

Data: 18 marzo 2025

Genere: Distopico

Editore: Sperling & Kupfer



TRAMA:

When you've been set up to lose everything you love, what is there left to fight for?

As the day dawns on the fiftieth annual Hunger Games, fear grips the districts of Panem. This year, in honor of the Quarter Quell, twice as many tributes will be taken from their homes.

Back in District 12, Haymitch Abernathy is trying not to think too hard about his chances. All he cares about is making it through the day and being with the girl he loves.

When Haymitch's name is called, he can feel all his dreams break. He's torn from his family and his love, shuttled to the Capitol with the three other District 12 tributes: a young friend who's nearly a sister to him, a compulsive oddsmaker, and the most stuck-up girl in town.

As the Games begin, Haymitch understands he's been set up to fail. But there's something in him that wants to fight . . . and have that fight reverberate far beyond the deadly arena.



...


Non vedo l'ora che sia martedì prossimo! 

Voi lo leggerete?

Recensione | Hunger Games di Suzanne Collins (SPOILER)

sabato 27 marzo 2021

Buon giovedì a tutti, cari booklovers! Oggi inauguriamo la rubrica Distopic Thursday con un classico della letteratura ya distopica, Hunger Games. Siete pronti a viaggiare tra i distretti e arrivare a Capitol City? Io personalmente ai tempi ho amato questo libro, e non vedo l'ora di spiegarvi che cosa abbia provato io stessa

STRUTTURA:

0.5 La ballata dell'usignolo e del serpente

1. Hunger Games

2. La ragazza di fuoco

3. Il canto della rivolta



                                                     


SCHEDA TECNICA:

Nome: Hunger Games

Autore: Suzanne Collins

Genere: Distopico

Data: 14 settembre 2008

Editore: Mondadori Chrysalide


TRAMA: Quando Katniss urla "Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!" sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. È il giorno dell'estrazione dei partecipanti agli Hunger Games, un reality show organizzato ogni anno da Capitol City con una sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei Distretti deve sorteggiare un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato nell'Arena a combattere fino alla morte. Ne sopravvive uno solo, il più bravo, il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli sponsor, l'audience. Katniss appartiene al Distretto 12, quello dei minatori, quello che gli Hunger Games li ha vinti solo due volte in 73 edizioni, e sa di aver poche possibilità di farcela. Ma si è offerta al posto di sua sorella minore e farà di tutto per tornare da lei. Da quando è nata ha lottato per vivere e lo farà anche questa volta. Nella sua squadra c'è anche Peeta, un ragazzo gentile che però non ha la stoffa per farcela. Lui è determinato a mantenere integri i propri sentimenti e dichiara davanti alle telecamere di essere innamorato di Katniss. Ma negli Hunger Games non esistono gli amici, non esistono gli affetti, non c'è spazio per l'amore. Bisogna saper scegliere e, soprattutto, per vincere bisogna saper perdere, rinunciare a tutto ciò che ti rende Uomo.




RECENSIONE: Hunger Games è il primo libro distopico che abbia mai letto, all'età di dodici anni, la stessa di Prim.

E mi è piaciuto? Eccome!

 Dalla prima pagina il lettore viene trascinato nel mondo di Katniss Everdeen, un mondo diviso, fatto di fame e dolore, all'opposto di quello che è Capitol City, tutta lusso, ma apparenza.

La narrazione si svolge in un futuro post-apocalittico e una nazione detta Panem occupa l'attuale Nord America, che è stato distrutto da disastri, siccità, incendi e uragani. Panem è divisa in 12 distretti (precedentemente 13), identificati tramite numeri, comandati dalla capitale, chiamata Capitol City.  Non si conosce l'anno in cui Panem è stata fondata. In seguito, però, ci furono i "Giorni Bui", che avvengono 74 anni prima di Hunger Games e 10 prima di Ballad of Songbird and Snakes, e che sono il periodo della rivolta dei tredici Distretti contro la capitale. Alla fine il distretto 13 venne distrutto e gli altri dodici sottomessi, e costretti a consegnare ogni anno, in ricordo della rivolta, un ragazzo e una ragazza che andassero a combattere nell'arena degli Hunger Games.

74 anni prima dell'inizio della storia ci furono i Giorni Bui, una rivolta dei allora tredici distretti contro la capitale. Finii con l'annichilimento del tredicesimo distretto, e con l'istituzione degli Hunger Games, giochi che sono un contorto reality show, ma dove dei ragazzini provenienti dai distretti, un maschio e una femmina per ciascuno, si uccidono a vicenda, fino a che non ne rimane uno.

Alla 74esima Mietitura, Katniss si sarebbe salvata, ma fu sua sorella Prim a essere scelta. Da lì l'ormai iconica frase: "mi offro volontaria come tributo", un atto di coraggio e d'amore verso la sorellina dodicenne. Quella scena mi mette ancora addosso tristezza a distanza di anni. Non riesco a spiegarvi quanta tenerezza mi abbia fatto.

Katniss è una protagonista tosta, sicuramente aiutata dalle circostanze della sua vita durissima, che mi è piaciuta molto, al contrario dei due lati del triangolo amoroso, che io ho trovato poco necessario all'interno della storia, che parla molto di sopravvivenza. Peeta, il figlio del fornaio, che è stato scelto nella Mietitura assieme a Katniss, e Gale, il migliore amico di Katniss sono i due ragazzi che compongono i lati del triangolo. Devo ammettere che non tifo per nessuno dei due, ma anzi, l'idea stessa mi è piaciuta molto poco, come vi ho scritto prima. Non so come spiegarvi la mia sensazione, ma li trovavo noiosi e non coerenti con la trama della storia, e preferivo concentrarmi sul worldbuilding spettacolare e sul concetto di Hunger Games, che trovo sia una riflessione molto attuale sul mondo patinato dei reality show e della celebrità in generale.

Ho adorato la piccola Rue, Thresh e tutti quei personaggi che si sono legati, a loro modo, a Katniss e l'hanno sostenuta fino alla fine, forti anche di una sostanziosa caratterizzazione da parte dell'autrice, che ha fatto un lavoro egregio in termini di trama e stile, che risulta coinvolgente, e che non ti lascia staccarti dalle pagine. Ammetto anche di aver provato pena per Cato e Clove, soprattutto durante la scena della morte di quest'ultima, mentre per Marvel sono stata capace di provare solo odio, ulteriore prova della bravura di questa autrice. Per la scena di Rue ho pianto decisamente un po'. Non si meritava quella fine...

Consiglio assolutamente questa saga a chi ama i distopici, visto che Hunger Games è una pietra miliare di questo genere declinato in salsa YA , quindi bisogna assolutamente dargli un'occasione, ma anche se non si amano i distopici penso che sia una buona saga da cui iniziare se ci si approccia al genere. 


Consigliato da: 13-14 anni

Rating: quattro stelline





 
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