Recensione | Il Depositario dell'Eco di Carlotta Martello

giovedì 11 aprile 2024

Buongiorno booklovers, come state? Oggi ho l'onore di poter scrivere questa recensione. Recensione di un libro che ho amato profondamente, un mix di genere sci-fi, steampunk e mezzo ucronico (anche se sarebbe meglio dire: "distopico") 

Se mi seguite su IG, avrete sicuramente intuito che sto parlando di "Il Depositario Dell'Eco" di Carlotta Martello: una bomba a orologeria di libro che mi ha fatto urlare fino all'epilogo e che ha già prodotto un mega-cosplay della protagonista femminile, ovvero la sola e unica Astrid St. Clair.


SCHEMA:

1. Il Depositario Dell'Eco

2. TBA

3. TBA







SCHEDA TECNICA:

Nome: Il Depositario Dell'Eco

Autore: Carlotta Martello

Genere: Sci-Fi con elementi Steampunk

Data: 22 marzo 2024

Editore: Lumien


TRAMA:

Sono passati seicento anni dalla caduta dei Primi e della loro tecnologia. Città, stati e imperi sono rinati, ma senza ricordi del passato e incuranti delle rovine che i Primi si sono lasciati alle spalle.

Nella titanica Nova Londra, tutto ciò che non è produttivo viene espulso, o distrutto. Kyle Blackburn lo sa bene e, dopo cinque anni al soldo del Collettivo, ha ormai una certa affinità con le rovine che costellano il Primo Livello della città, appestato dal fumo delle fabbriche.

Il ragazzo sta per estinguere il suo debito con l’organizzazione di ladri e tornare da sua madre da ragazzo libero. Durante l’ultimo colpo, riesce finalmente ad afferrare il suo lasciapassare: il prezioso anello della nobile Astrid St Clair. Il gioiello, però, riattiva un meccanismo nascosto nel passato del mondo che sceglie Kyle come suo portatore. Un veleno gli scorre nelle vene, voci costanti iniziano a infestargli la mente e visioni e memorie che non gli appartengono gli mostrano una realtà distorta.

Solo Astrid St Clair può aiutarlo a scoprire cosa gli sta accadendo e a trovare l’antidoto. Per farlo, Kyle dovrà seguirla in un viaggio alla ricerca delle Chiavi, tra i mastodontici templi di Atene, le pericolose sabbie di Bashir e le macerie dei Primi, con tutti i terribili segreti che si sono portati nella tomba… e che stanno tornando in vita.

Tra voli in aero-nave, furti di manufatti e pistole meccaniche, Kyle dovrà fare i conti con la verità: essere un ladro può salvare la vita, la sua, ma soprattutto il mondo. Perché crescere spaventa e fa male, ma morire fa più paura.

...

RECENSIONE:

Seicento anni fa c'era una volta una Storia dimenticata.

Sono passati secoli dalla Caduta dei Primi, di quasi tutta la razza Homo Sapiens. I rimasti hanno ricostruito la civiltà sulle macerie del passato dimenticato.

In questo mondo è nato il nostro protagonista, Kyle Blackburn. Quasi vent'anni, figlio di un inventore geniale (e anch'egli inventore), è da anni al soldo del Collettivo, organizzazione di carattere discutibile, nel tentativo di estinguere il debito contratto con loro per salvare la sua famiglia dopo la morte improvvisa di suo padre Oliver.

Nella città di Nova Londra, che si sviluppa in più livelli verticali (anelli che possono ricordare il "Ringworld" di Larry Niven da un certo punto di vista), il ragazzo si divide tra il duro lavoro al Primo Livello, dal cielo scuro per il fumo, dove le persone vengono trovate morte sulle strade per denutrizione, e i colpi (furti) organizzati dal Collettivo, guidato da Thaddeus Shaw.

Proprio uno di questi colpi causa l'inizio della storia: al Quinto Livello, Kyle, in uno slancio, consapevole che questo colpo gli estinguerà il debito e che potrà tornare libero da sua madre, ruba l'anello della fredda quanto bellissima nobile francese Astrid St. Clair.

Esso nasconde un meccanismo che mette in moto visioni. Echi dal passato che sta minacciosamente per ritornare.

Kyle, alquanto di malavoglia, è costretto ad allearsi con Astrid e il suo bodyguard Alastair, facendo partire le ricerche fin da Parigi, cuore della Republiqué e seggio ancestrale della famiglia della giovane donna.

Gli echi del passato si legano alla dipartita del vecchio Comte Francois, nonno amato di Astrid, e a quella del suo assistente Sébastien, promesso sposo di Astrid. Questo mistero è infittito dal fatto che l'attuale conte Stephane, padre di Astrid, non vuole menzionare suo padre né condivide le sue ricerche.

Inizia così un viaggio alla ricerca delle Tre Chiavi, che possono svelare il mistero e liberare Kyle dal veleno-liquido che gli è stato iniettato dall'anello.

...

Come avrete intuito, ho amato questo libro alla follia, partendo dalla scrittura. La penna di Carlotta è fluida e sofisticata, non perdendo tuttavia quella scorrevolezza. Non stiamo parlando assolutamente di una prosa barocca, che comunque amo in molti libri (come lo stesso della Lumien Per Aspera Ad Astra di Chiara Saccuta), ma di uno stile che controbilancia una raffinatezza palese con la praticità del genere di romanzo.

La trama, di cui vi ho parlato ampiamente prima, è un mix tra The Infernal Devices, Nadia - Il Mistero della Pietra Azzurra e The Last Of Us. Carlotta ha saputo ampiamente valorizzare i punti originali del romanzo, creando una storia che è impossibile non rimanerne affascinati.


Tutto questo è co-adiuvato dalla bellezza e dalla vividezza delle ambientazioni. Attraversiamo principalmente quattro luoghi nel romanzo: in ordine; Nova Londra; Parigi - La Republique; Bashir (attuale Marocco) e Atene.

Carlotta ha il magnifico pregio di evocare anche rumori e odori tramite la sua prosa: ho percepito l'odore acre del fumo e dei liquami che scorrono nell'Ol'Thames (Tamigi); ho immaginato il colore grigiastro-rosso del cielo coperto dal particolato proveniente dalle chiassosissime fabbriche, il clangore di macchinari e di passi ritmici di operai stanchi col volto di fuliggine.

Poi Parigi, l'opposto: i marmi bianchi e l'intonaco del meraviglioso Chateau, seggio ancestrale dei St.Clair, il verde punteggiato dai molti colori dei fiori di campo, il profumo di gelsomini, gigli, rose che ricoprono il territorio immenso della proprietà. L'aria pulita, il cielo azzurro intenso.

E poi le due facce della medaglia: Bashir e Atene. Il primo, espressione massimale di una società patriarcale: le spezie, il clamore dell'urla nella Madinat, il colore sabbia del deserto, il silenzio delle rovine.

E poi gli odori: incenso, zafferano... ma anche oppio, sudore, e la lascività di molti uomini. I pianti delle donne. L'oro incrostato dal marcio.

Tutto l'opposto di Atene e delle reggenti, le donne guerriere Naga: il silenzio, la sacralità e serietà di un governo matrilineare e matriarcale. La sicurezza, la brezza di mare, il fresco della montagna. 

...

Efesto. Afrodite. Dioniso. Artemide.

...

Tuttavia, la punta di diamante del romanzo sono i personaggi, in particolar modo i principali. Stranamente del trio di punta il meno palpabile è il protagonista, Kyle Blackburn. Una gran parte della sua personalità è sepolta dai cinque lunghi anni passati al soldo del Collettivo, per pagare il debito che permette a sua madre di vivere liberamente e tranquillamente al Quarto Livello.

Di egli spicca sicuramente il gran cuore, la generosità e la tendenza a sacrificarsi per le persone amate. Un protagonista differente da quasi tutti i romanzi sci-fi/fantasy con protagonisti maschili, che tendono ad essere delle rocce/macchine da guerra.

Di Kyle si nota soprattutto la leggerezza e la fragilità, cosa che lo rende tridimensionale e realistico. E che lo rende perfettamente complementare alla protagonista femminile, Astrid St. Clair.

Il sole e la luna. Astrid è bellissima quanto glaciale. Una serie di eventi le hanno ghiacciato l'apparenza, rendendola la figlia perfetta, erede del Comte Stephane St. Clair, sapiente ambasciatrice, capace ereditiera e forte femme fatale.

La ragazza nasconde tuttavia una fragilità interna e un'insicurezza spiccata, che si trasla in molti dei suoi comportamenti, come l'ossessiva ricerca di approvazione da parte del padre Stephane.

 Pochi sono stati in grado di vedere oltre: su tutti il suo amato nonno, il defunto Comte François e la sua guardia del corpo (ma più padre putativo che mai), Alastair Clerc.

Proprio quest'ultimo risulta il mio personaggio preferito, una figura che ispira stabilità e conforto allo stesso tempo: egli colma la mancanza di figure paterne nella vita di entrambi i giovani, Kyle (seppur per il poco tempo del romanzo) e Astrid. Proprio per la sua Madm.selle farebbe di tutto, incluso dare la vita, senza sottovalutare l'affetto che prova per Kyle, che prende sotto la sua ala e di cui percepisce la potenzialità nel diventare il compagno di Astrid, il suo eguale. Il ragazzo che è complementare a lei.

Proprio verso la fine del romanzo vediamo Kyle e Astrid avvicinarsi rapidamente, creando le basi per quella che spero sarà una storia d'amore epica (i miei Kystrid).


Carlotta è stata molto brava anche a sottolineare i lati oscuri di certi personaggi, tra cui spicca Dorian Presley, il cugino serpente ed oscuro di Astrid, che vi assicuro vi farà lanciare non poche imprecazioni. Tra tutti, vorrei sottolineare l'oscurità che aleggia attorno a Sèbastien, assistente di François e primo amore di Astrid. Non sono convinta di lui, in quanto è stato descritto fin troppo positivamente, a differenza anche dei nostri protagonisti.

Vi consiglio assolutamente questa perla di romanzo... peccato che vorrei avvvisarvi di tenervi saldi perché l'ultima parte è un colpo di scena dopo l'altro.

E ho concluso urlando. 


Consigliato dai: 16 anni

Bollino: Giallo (TW - morte on page e off; violenza, linguaggio scurrile; violenza sessuale; sfruttamento minorile; schiavitù; criminalità organizzata; razzismo; classismo; gore/splatter; menzioni di malattia mentale; menzione di epidemia)

Rating: cinque stelle (FANGIRL)




  

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