Ciao a tutti milquetoastini, oggi benvenuti con una recensione molto attesa qui sul blog. Oggi è finalmente arrivato il momento della recensione di Unravel The Dusk, volume finale di questa dilogia.
SCHEMA:
1. Spin The Dawn
2. Unravel The Dusk
Nome: Unravel The Dusk
Autore: Elizabeth Lim
Data: 31 agosto 2021
Genere: Fantasy - Retelling
Editore. Oscar Mondadori
TRAMA: Maia Tamarin ha già dimostrato di essere la più abile sarta del paese. Ha sbaragliato gli altri concorrenti nella gara con cui l'imperatore ha scelto il nuovo sarto imperiale. Ha viaggiato fino ai confini del mondo per procurarsi la risata del sole, le lacrime della luna e il sangue delle stelle. E con questi tesori ha cucito tre abiti magici, ciascuno degno di una dea. Ma le prove per lei non sono ancora terminate. Al ritorno dal suo viaggio, il regno è sull'orlo della guerra e Edan, il ragazzo che ama, è sparito. Forse per sempre. La guerra che impazza non è niente a confronto della battaglia che Maia combatte contro se stessa. Da quando è stata marchiata dal demone Bandur non è più la stessa... La posta in gioco è più alta che mai, ed è solo questione di tempo prima che Maia si perda completamente. Ma non si fermerà davanti a nulla pur di ritrovare Edan, proteggere la sua famiglia e garantire al suo paese una pace duratura.
RECENSIONE: Maia Tamarin è una giovane donna che lavora come cucitrice nella bottega del padre, rinomato sarto. Ha tre fratelli, di cui due morti e un terzo totalmente invalido, ferite rimediate durante la guerra tra il loro paese, A'landi, e i barbari del nord. La guerra è finalmente terminata quando l'Imperatore decide di prendere in sposa Lady Sarnai, la figlia dello shogun delle montagne, ed è qui che ha inizio la magia di Elizabeth Lim. L'imperatore decide di convocare i migliori sarti dell'Impero, tra cui per fama il padre di Maia, anziano ormai incapacitato a cucire. Per non arrecare disonore all'imperatore, verrà deciso che Keton, il fratello minore, debba prendere il suo posto. Ma non è capace di filare e quindi arrecherebbe ancora più disonore all'Imperatore. Per sistemare le cose, come nella scena famosissima di Mulan, Maia si taglia i capelli e va lei al suo posto.
Questo è l'incipit del primo libro... se andate avanti sarà a vostro rischio e pericolo
Lo stile è assolutamente superbo e ha un qualcosa di magico, ben adatto alla narrazione di questo romanzo, fitto di magia, intrighi di corte e una sana dose di romanticismo, senza dimenticare le origini di questa storia, che è un mix di retelling tra Aladino e Mulan. Per non parlare dei personaggi. Maia è decisamente un'eroina ben strutturata e di cui ho apprezzato l'impulsività e il coraggio, mentre Edan... mi ha stupita davvero durante il primo libro, dove la relazione tra lui e Maia era talmente piena di chimica da far strabordare i confini del libro, ma qui tocchiamo vette straordinarie.
Assolutamente sì per me; anche se devo ammettere che in questo secondo libro si perde più spesso il filo della vicenda che nel primo. Infatti la trama di fondo è molto più debole che nel primo libro, e secondo me questa serie avrebbe potuto benissimo essere uno standalone, seppure con qualche aggiustamento di trama.
Per quanto riguarda l'ambientazione, che è decisamente orientaleggiante, si toccano picchi massimi di worldbulding. Ho adorato leggere del regno di A'landi, delle sue tradizioni e delle culture che vivono in esso, oltre ai magnifici vestiti.
Se vi piacciono i retelling con ambientazione asiatica come in La Stirpe della Gru e magica in stile Caraval, questo è il libro che fa per voi
Consigliato dai: 15 anni
Rating: quattro stelline meno qualche polvere di stelle
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