Ciao a tutti booklovers, oggi doppia recensione; prima parliamo della novella La Corte di Ghiaccio e Stelle, di Sarah J. Maas, che fa parte del continuum universale della serie A Court of Thorns and Roses, in seguito parleremo della più cocente delusione letteraria del 2021, ossia La Corte di Fiamme e Argento, spin-off della serie.
STRUTTURA:
1.A Court of Thorns and Roses (La corte di rose e spine, 2019)
2.A Court of Mist and Fury (La corte di nebbia e furia, 2019)
3.A Court of Wings and Ruin (La corte di ali e rovina, 2019)
3.1 A Court of Frost and Starlight (La corte di ghiaccio e stelle, giugno 2021, nell'edizione Oscar Vault 4 libri in uno)
3.2 Mor Novella (Fall 2022)
4. A Court of Silver Flames (La corte di fiamme e argento, 2021)
5. Untitled
6. Untitled
Nome: La Corte di Ghiaccio e Stelle
Autore: Sarah J. Maas
Genere: Fantasy - Romance
Data: 30 novembre 2021
Editore: Oscar Mondadori
TRAMA DEL TERZO LIBRO: Feyre è determinata a raccogliere il maggior numero di informazioni possibile sui piani di Tamlin e del Re di Hybern che minacciano di mettere Prythian in ginocchio. Per questo si è separata dall'uomo che ama e ha fatto ritorno alla Corte di Primavera. Ma per poter portare a termine il suo piano, dovrà tessere una fitta trama di inganni e tenere a bada il suo desiderio di vendetta. Sa bene, infatti, che un solo passo falso potrebbe condurre non soltanto alla sua rovina ma a quella di tutto il suo mondo. La ragazza sa anche che il Re di Hybern non si fermerà davanti a nulla, perciò, a mano a mano che la guerra si avvicina, dovrà decidere di chi fidarsi e cercare alleati nei posti più inaspettati...
RECENSIONE:
Premessa (e la faccio sempre davanti ai libri della Maas, in particolare ACOTAR).
Ci troviamo in un mondo fantastico, rimasto al Medioevo più o meno. L’isola in cui vivono le sorelle Archeron si chiama Prythian (che assomiglia alla Gran Bretagna nel mondo reale) e accanto a lei c’è Hybern (che strizza l’occhio all’Irlanda ). Sono posizionate al largo di un continente, dove ci sono vari regni , mortali e non. Prythian, dove si concentra la storia, è diviso da un muro che strizza molto l'occhio a altri autori di libri fantasy (vedi George R.R. Martin), che separa il mondo umano da quello della popolazione Fae. Lo stesso mondo Fae è diviso in sette corti, più una striscia di terra sacra detta Under The Mountain. Le corti sono divise in stagionali (ogni corte rimane e ha le caratteristiche della stessa stagione in cui si trova) e solari (dove è il ciclo del giorno e della notte a essere estremizzato).
La novella La Corte di Ghiaccio e Stelle è praticamente un episodio filler che racconta del Winter Solstice, o Solstizio di Inverno, alla Corte della Notte. Devo essere onesta, ma a differenza dei primi libri della saga, che più o meno mi avevano convinto, questa non lo ha fatto. Come ho ripetuto prima, è un filler, ovvero non succede niente in esso, a parte Rhys e Feyre che si danno alla pazza gioia.
In teoria la novella dovrebbe fare da ponte tra ACOWAR e ACOSF, visto che ci mostra la spirale in discesa di Nesta, la sorella di Feyre, in un giogo autodistruttivo e depressivo, tanto che Nesta comincia a bere in modo copioso e a scialacquare soldi. In pratica non fa nulla, motivo per il quale la boccio senza appello.
Consigliato dai: 18 anni +
Rating: due stelline
Nome: La Corte di Fiamme e Argento
Autore: Sarah J. Maas
Genere: Fantasy - Romance
Data: 23 febbraio 2021
Editore: Oscar Mondadori
TRAMA: Nesta Archeron non è quel che si dice un tipo facile: fiera del suo carattere spigoloso, è particolarmente facile alla rabbia e poco incline al perdono. E da quando è stata costretta a entrare nel Calderone ed è diventata una Fae contro la sua volontà, ha cercato in ogni modo di allontanarsi dalla sorella e dalla corte della Notte per trovare un posto per sé all'interno dello strano mondo in cui è costretta a vivere. Quel che è peggio è che non sembra essere ancora riuscita a superare l'orrore della guerra con Hybern. Di certo non ha dimenticato tutto ciò che ha perso per colpa sua. A rendere ancora più irritante la sua situazione, poi, ci pensa Cassian, apparentemente dotato di una naturale predisposizione a farle perdere il controllo. Ogni occasione è buona per stuzzicarla e provocarla, rendendo però allo stesso tempo evidente la natura del focoso legame che, loro malgrado, li unisce. Nel frattempo, le quattro infide regine, che durante l'ultima guerra si erano rifugiate sul Continente, hanno siglato una nuova e pericolosa alleanza, una grave minaccia alla pace stabilita tra i regni. E la chiave per arrestare le loro mire potrebbe risiedere nella capacità di Cassian e Nesta di affrontare una volta per tutte il loro passato. Sullo sfondo di un mondo marchiato dalla guerra e afflitto dall'incertezza, i due Fae tenteranno di venire a patti con i loro personali mostri, con la certezza di trovare, l'uno nell'altra, quel qualcuno che li accetta così come sono e che li può aiutare a lenire tutte le ferite
RECENSIONE:
Premessa (e la faccio sempre davanti ai libri della Maas, in particolare ACOTAR).
Ci troviamo in un mondo fantastico, rimasto al Medioevo più o meno. L’isola in cui vivono le sorelle Archeron si chiama Prythian (che assomiglia alla Gran Bretagna nel mondo reale) e accanto a lei c’è Hybern (che strizza l’occhio all’Irlanda ). Sono posizionate al largo di un continente, dove ci sono vari regni , mortali e non. Prythian, dove si concentra la storia, è diviso da un muro che strizza molto l'occhio a altri autori di libri fantasy (vedi George R.R. Martin), che separa il mondo umano da quello della popolazione Fae. Lo stesso mondo Fae è diviso in sette corti, più una striscia di terra sacra detta Under The Mountain. Le corti sono divise in stagionali (ogni corte rimane e ha le caratteristiche della stessa stagione in cui si trova) e solari (dove è il ciclo del giorno e della notte a essere estremizzato). Io avevo già capito che questo libro fosse un fiasco fin dalla copertina italiana. Per carità, tanto amore ai grafici, ma quella Barbie in copertina non è assolutamente Nesta. Non ha un senso, e anche la Maschera, che ha un ruolo centrale nel libro, viene cambiata.
Passiamo alla parte più cocente, ovvero la lettura. Dimenticatevi il Rhys e la Feyre che avete conosciuto negli scorsi libri, queste "copie" sono davvero dei cafoni immensi che non hanno rispetto per Nesta e la sua tragedia interiore.
In pratica, Nesta si trova in una spirale autodistruttiva, si sta distruggendo, e loro si infervorano con lei (cosa sbagliata da fare con una persona in quello stato) NON perché sta male, ma perché ha speso i soldi della Corte della Notte. Io stavo sclerando malissimo, perché non è un comportamento giusto. In tutto questo ci si mette Amren, che è diventata una simpaticissima persona (ironico ovviamente) che no fa altro che sputare in faccia a Nesta, lei che aveva creato per prima un rapporto d'amicizia con la sorella più grande Archeron.
Cassian e Azriel sono quelli che comprendono di più il dolore di Nesta, ma questo non scusa l'intero Inner Circle dal comportamento vergognoso che ha avuto. Quindi, di conseguenza a questo trattamento, prendono Nesta e la spediscono in un campo di addestramento Illyrian insieme a Cassian per esercitarsi. In più farà dei lavori socialmente utili, come aiutare nella biblioteca le sacerdotesse. Lì incontrerà Gwyn e Emerie, due ragazze, una per un quarto ninfa e una Illyrian, che diventeranno sue amiche, con cui deciderà di compiere un rito Illyrian che solo i maschi potevano fare.
Lo stile della Maas è super scorrevole, anche se il romanzo è troppo lungo. Si è deciso a ingranare alla pagina 400 di 750, un problema molto cocente per un romanzo, che avevo già riscontrato in CC, o Crescent City. In seguito è stato dato troppo spazio alle scene amorose, squallide a mio parere.
La sottotrama fantasy, con Koschei, che se ricordate bene è il fratello di The Bone Carver e della Tessitrice Stygia, e Briallyn, la regina mortale diventata una vecchia Fae, è assolutamente trascurata e troppo noiosa. Il problema di questo libro è che promulga messaggi sbagliati (no, l'amore non può guarire del tutto una depressione; aiuta, certo, ma non guarisce, come dice Miss Fiction) e comportamenti altrettanto sbagliati
Consigliato dai: 18 anni +
Rating: una stellina
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