Recensione | Il Regno Corrotto di Leigh Bardugo

lunedì 6 dicembre 2021

 Ciao a tutti booklovers, o meglio, corvetti! Oggi vi propongo una recensione del sequel di una lettura a me molto cara, cioè Il regno corrotto, sequel di Sei di Corvi, di Leigh Bardugo!


SCHEMA:

1.Sei di Corvi

2. Il regno corrotto





SCHEDA TECNICA:

Nome: Il Regno Corrotto

Autore: Leigh Bardugo

Genere: Fantasy

Editore: Oscar Mondadori


TRAMA: Jesper non smetteva un attimo di tamburellare le dita sulle cosce. «Qualcuno ha per caso notato che l'intera città ci cerca, ce l'ha con noi o vuole farci fuori?» «E allora?» disse Kaz. «Be', di solito è solo metà della città.» Kaz Brekker e la sua banda di disperati hanno appena portato a termine una missione dalla quale sembrava impossibile tornare sani e salvi. Ne avevano dubitato persino loro, a dirla proprio tutta. Ma rientrati a Ketterdam, non hanno il tempo di annoiarsi nemmeno un istante perché sono costretti a rimettere di nuovo tutto in discussione, e a giocarsi ogni cosa, vita compresa. Questa volta, però, traditi e indeboliti, dovranno prendere parte a una vera e propria guerra per le buie e tortuose strade della città contro un nemico potente, insidioso e dalle tante facce. A Ketterdam, infatti, si sono radunate vecchie e nuove conoscenze di Kaz e dei suoi, pronte a sfidare l'abilità di Manisporche e la lealtà dei compagni. Ma se i sei fuorilegge hanno una certezza è questa: dopo tutte le fughe rocambolesche, gli scampati pericoli, le sofferenze e le inevitabili batoste che hanno dovuto affrontare insieme, troveranno comunque il modo di rimanere in piedi. E forse di vincerla, in qualche modo, questa guerra, grazie alle rivoltelle di Jesper, al cervellone di Kaz, alla verve di Nina, all'abilità di Inej, al genio di Wylan e alla forza di Matthias. Una guerra che per loro significa una possibilità di vendetta e redenzione e che sarà decisiva per il destino del mondo Grisha.

RECENSIONE:  Kaz Brekker è un ladro, chiamato Manisporche, che tutti hanno saputo rispettare nonostante il fatto che sia giovane. Un giorno il più importante mercante della città gli si avvicina con una missione: liberare uno scienziato, Bo Yu-Bayur dalla fortezza più inespugnabile di tutti, La Corte di Ghiaccio. Per farlo recluterà cinque personaggi mica male: Inej Ghafa, chiamata lo Spettro, una spia leggendaria, anch'essa giovanissima; Nina Zenik, una Grisha; Matthias, un ex Druskelle, o cacciatore di streghe, Wylan Van Eck, figlio di Jan, che conoscerete nel romanzo e infine Jesper, un tiratore scelto.
Ora, come ben sappiamo, sono ritornati a Ketterdam dopo gli eventi del primo libro, ma si ritroveranno a scontrarsi con un nemico molto più potente di quanto possano pensare.

Premessa che faccio sempre nella recensioni del Grishaverse, per contestualizzare il tutto.
Ho amato l'ambientazione di Ketterdam ma soprattutto di Ravka, che è una nazione ispirata alla Russia zarista dell'800 ed è in maggior parte dove si svolgono gli eventi del GrishaVerse. Il paese è retto da una monarchia, fondata e attualmente governata dalla dinastia Lantsov, ed è difeso da due ordini di soldati: il First Army, che è composto da persone senza poteri (otkazat'sya), e il Second Army, formato dai Grisha di vari ordini. La sua capitale è Os Alta. E' divisa a metà dal Shadow Fold, formato dal Black Heretic circa 400 anni fa, che sperimentava con il merzost (magia) ed lo Shadow Fold, insieme alle creature che lo abitano, i Volcra, sono testimonianze del suo fallimento e della sua sete di potere. Ci sono molti Suli (ispirati alle etnie Sint e Rom) a Ravka. Inej Ghafa (una dei nostri protagonisti) e Zoya Nazyalensky, un personaggio della Grisha Trilogy, sono rispettivamente Suli e metà Suli.

Ketterdam invece è una città sull'isola di Kerch ispirata all'Olanda e a Venezia.
Lo stile della Bardugo è come al solito coinvolgente; ho amato leggere dai vari PoV dei personaggi (perchè si, questo romanzo è a multiplo PoV), dei nostri Corvetti.
A differenza della Grisha Trilogy ho adorato anche i personaggi: Kaz è un personaggio moralmente grigio, che nasconde un background tragico, ho amato leggere delle sue interazioni con i Corvi, in particolare il fare da badante al giovane Wylan e gli scambi con Inej. Sospetto ci sia una ship in atto, ma non mi sbilancio.
Sempre parlando di ship, la chimica tra Nina e Matthias, la strega e il cacciatore (e non è Serpent & Dove) è strabiliante; la loro storia pregressa mi ha affascinato e sono contenta di aver visto anche il loro prequel nella serie TV (la morte di Matthias potevi risparmiartela cara Leigh).

Ve lo consiglio? Mille volte sì

Questa dilogia mi ha spezzato il cuore.



Consigliato dai: 16 anni

Rating: quattro stelline e mezzo

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