Recensione | Lei che divenne il sole di Shelley Parker - Chan

giovedì 2 dicembre 2021

Ciao a tutti booklovers, oggi vi presento una recensione di uno dei molteplici libri usciti il 30 novembre, cioè Lei che divenne il Sole di Shelley Parker-Chan. Spero che vi possa piacere!


SCHEMA:

1. Lei che divenne il sole, Shelley Parker Chan

2. TBA




SCHEDA TECNICA:

Nome: Lei che divenne il Sole

Autore: Shelley Parker-Chan

Genere: Historical

Data: 30 novembre 2021

Editore: Oscar Mondadori




TRAMA: Una piana polverosa, un villaggio tormentato dalla siccità, un indovino. È così che due bambini apprendono il loro fato: per il maschio si prepara un futuro di eccellenza; per la femmina, nulla. Ma nella Cina del 1345, che soggiace irrequieta al gioco della dominazione mongola, l'unica "eccellenza" che i contadini possono immaginare è negli antichi racconti e il vecchio Zhu non sa proprio come suo figlio, Chongba, potrà avere successo. Viceversa, la sorte della figlia, per quanto intelligente e capace, non stupisce nessuno. Quando un'incursione di banditi devasta la loro casa e li rende orfani, però, è Chongba che si arrende alla disperazione e muore. La sorella decide invece di combattere contro il suo destino: assume l'identità del fratello e inizia il suo viaggio, in una terra in cui si è accesa la fiamma della rivolta. Riuscirà a sfuggire a ciò che è scritto nelle stelle? Potrà rivendicare per sé la grandezza promessa al fratello e sollevarsi oltre i suoi stessi sogni? In questo acclamato fantasy storico Shelley Parker-Chan riscrive la vicenda di Zhu Yuanzhang, il contadino ribelle che nella Cina del XIV secolo cacciò i mongoli, unificò il Paese e divenne il primo imperatore della gloriosa dinastia Ming.


RECENSIONE:

Nella Cina del 1345, ci troviamo sotto la dominazione mongola. A Zhu, il vecchio Zhu, predicono che suo figlio Chongba avrà successo. Il figlio non è capace quanto la sorella, a cui viene predetto il nulla.
Tuttavia, durante un incursione di banditi, è Chongba che muore. La figlia, la sorella assume l'identità del fratello, e inizia il suo viaggio.

Sono sempre stata affascinata dalla storia cinese, e questo purtroppo non è stato il caso in cui sono rimasta affascinata. Andiamo con ordine
L'ambientazione dell'antica Cina è fantastica, e su questo nessuno può discutere. Lo stile della Parker-Chan è conciso al punto giusto, e si legge scorrevolmente, anche se la storia ha fatto fatica a ingranare.
Quello che non mi ha convinto sono i personaggi, a partire dalla scelta di non specificare il nome della nostra protagonista. L'ho trovata una scelta davvero sbagliata, a differenza di Rebecca della Du Maurier, perché l'autrice inoltre non mi ha permesso di conoscere il background della protagonista (in realtà nulla mi ha permesso di capire il background e il motivo per cui decide di lottare).

Non mi sono piaciuti i personaggi: Zhu mi è sembrata una brutta copia di Rin, la protagonista di The Poppy War, e il modo in cui ottiene i suoi successi penso non sia storicamente accurato. Ouyang mi è piaciuto ancora di meno.

In generale, mi è sembrata una brutta copia di The Poppy War, con dei personaggi bidimensionali e una condensazione non adatta all'epic fantasy che è.
Non promosso per ora, attendo di leggere il sequel per formare un'opinione migliore sulla serie.


Consigliato dai: 17 anni

Rating: due stelline



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