Recensione | La Canzone d'Achille di Madeline Miller

venerdì 18 febbraio 2022

  Ciao a tutti booklovers, come state? Tutto bene? Oggi per voi c'è la recensione di un libro famosissimo su BookTok, cioè La Canzone d'Achille, di Madeline Miller.






SCHEDA TECNICA:

Nome: La Canzone d'Achille

Autore: Madeline Miller

Genere: Storico; LGBT

Editore: Sonzogno


TRAMA: 

"Dimenticate la violenza e le stragi, la crudeltà e l'orrore. E seguite invece il cammino di due giovani, amici prima e poi amanti e infine anche compagni d'arme - due giovani splendidi per gioventù e bellezza, destinati a concludere la loro vita sulla pianura troiana e a rimanere uniti per sempre con le ceneri mischiate in una sola, preziosissima urna. Madeline Miller, studiosa e docente di antichità classica, a cui la dottrina non ha limitato o spento la fantasia creatrice, rievoca la storia d'amore e di morte di Achille e Patroclo, piegando il ritmo solenne dell'epica alla ricostruzione di una vicenda che ha lasciato scarse ma inconfondibili tracce: un legame tra uomini spogliato da ogni morbosità e restituito alla naturalezza con cui i Greci antichi riconobbero e accettarono l'omosessualità. Patroclo muore al posto di Achille, per Achille, e Achille non vuole più vivere senza Patroclo. Sulle mura di Troia si profilano due altissime ombre che oscurano l'ormai usurata vicenda di Elena e Paride." (Maria Grazia Ciani)


RECENSIONE:

La storia la conosciamo tutti... o no?
Siamo a Troia, all'epoca dell'Iliade. Achille e Patroclo sono due amici, poi amanti, poi compagni d'armi. In verità non vorrei focalizzarmi sulla storia, che penso sappiamo tutti, bensì sulle emozioni che mi ha trasmesso questa storia.

Achille non è mai stato uno dei miei personaggi preferiti nell'Iliade, ma neanche Patroclo, se vogliamo essere onesti. Li ho sempre ritenuti uno troppo arrogante e il secondo troppo incosciente (onestamente, ho sempre preferito Ettore come eroe e moralmente rispetto ai due), anche se non arrivano all'odio che provo per Paride, che ritengo praticamente un essere inutile e combinaguai, oltre al fatto che uccide Achille, oggettivamente uno tra gli eroi più grandi, grazie a un dio, Apollo (e qui partono le sfilze mentali post Lore Olympus), e non per merito suo.

Elena mi ha fatto sempre pena, una povera donna al centro di una guerra per una stupida scommessa tra dei, e non certo per volere suo. Agamennone è... quello che è (sia nel libro che nell'adattamento film, Troy) mentre Menelao cambia drasticamente nel film.

Focus a parte sulla storia, siamo ben lontani dall'amore omosessuale ritratto come feticcio di Come Anima Mai (un libro pessimo, che non consiglio). Qui è tutto tratteggiato in modo delicato e sensibile.

Patroclo è anch'esso sensibile, un ragazzo e protagonista che mi ha fatto molto tenerezza e che mi ha aiutato a immedesimarmi, anche se ammetto che non mi ha fatto impazzire le costanti pippe mentali su Achille, che in questo adattamento sono riuscita più ad apprezzarlo.

Viene descritto non solo il suo lato coriaceo, ma anche quella parte più recondita di sé, quella parte meno arrogante.

L'amore tra i due risulta vero, ed è questo che mi ha fatta emozionare soprattutto sul finale del libro.

 

Consigliato dai: 16/17 anni

Rating: quattro stelline e mezzo

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