Buongiorno booklovers, è con immenso piacere che finalmente posso dire: "spring has begun". Per dare l'addio alle vibes invernali, al freddo e ai pomeriggi cozy, vi lascio con la recensione di una recente uscita tutta italiana by Il Castoro_OFF, ovvero Stelle e Ottone, di Jude Archer (p.s.giada).
Una tetralogia di romanzi auto-conclusivi, Stelle e Ottone è un dark academia fantasy con il trope degli academic rivals, ambientato a Venezia.
SCHEMA:
1. Stelle e Ottone, Jude Archer (p.s.giada)
2. TBA, Ella Archer (ella.archer_books)
3. TBA, Serena Archer (serenbookity)
4. TBA, Lou Archer (lucia__perrucci)
SCHEDA TECNICA:
Nome: Stelle e Ottone
Autore: Jude Archer
Uscita: 23 gennaio 2024
Genere: Dark Academia; Fantasy; Romance
Editore: Il Castoro OFF
TRAMA:
Ambra Valmori pensa che i suoi unici problemi siano l’imminente esame di Archeologia Persiana e la competizione spietata con il suo odiato rivale accademico, Ismael Sagredo. Ma gli astri hanno altri piani per il suo destino. Nel giro di una notte scopre che la magia esiste ed è ovunque intorno a lei, che gli insegnanti dell’Academia delle arti magiche di Seledia la considerano una minaccia alla loro segretezza e, peggio ancora, che il brillante mago che sarà costretto a farle da maestro è proprio Ismael. In una Venezia affascinante e inedita, insieme faranno luce sul misterioso passato di Ambra, che capirà di se stessa molto più di quanto aveva mai immaginato. E scoprirà che le stelle possono essere crudeli.
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RECENSIONE:
Leggerete questa serie? A me intriga tantissimo!
Questo romanzo mi aveva già colpita dalla cover, barocca e semplice (un ossimoro) allo stesso tempo. Primo romanzo del progetto della Hidden Society, la storia segue Ambra Valmori, studentessa universitaria dall'oscuro passato e incarnazione massima della "high achiever".
Un anno prima, la giovane donna era scomparsa per una settimana. Ritrovata illesa, ma con un mignolo mancante, e con una grave amnesia. La vicenda ha lasciato Ambra scossa, attaccata quasi morbosamente al ciondolo ritrovatole addosso e ha alimentato ancora di più la sua competitività, incarnata nella figura di Ismael Sagredo.
Studente tanto brillante quanto attraente, Ismael ripugna e attrae Ambra in un circolo vizioso, simile all'attrazione gravitazionale tra una stella e il buco nero che la sta risucchiando. Una sera il loro rapporto svolta dopo che Ambra subisce un furto ad opera dell'affascinante cameriera Lisa e dopo che Ismael la soccorre mentre viene aggredita da esseri non umani.
Entrambi rilasciano dell'energia che non è spiegabile in natura. Ed è così che la verità viene a galla.
Ismael è un mago, uno tra i più brillanti dell'Accademia di Seledia, una succursale accademica della Hidden Society, questa associazione segreta che tiene nascosta l'esistenza della magia (in una versione molto scientifica, simile alla Small Science dei Grisha di Leigh Bardugo) ai comuni umani.
Ambra viene trattenuta perchè non umana, ma non maga apparentemente. La domanda più che "chi sei?" è "cosa sei, Ambra?".
Il mondo della ragazza viene ancora più stravolto quando scopre che la sua madrina, Domiziana Falier, è anch'ella una magistra, e che la ragazza che le ha rubato il ciondolo è una maga, e che il ciondolo potrebbe essere un marbiri, una forma molto rara ed estrema di magia, che richiede sacrificio (simile al Merzost del Grishaverse).
A guidarla in un nuovo contesto, pieno di nuovi amici (come Bianca Gardenigo e Leo), ma anche di acri nemici (su tutti Jacopo e Mahasa Torkan, madre di Ismael), è appunto lo stesso magister Sagredo, con cui inizia a manifestarsi la tensione accumulata in tutto quel tempo, in qualcosa di più che semplici rivali o amici-nemici.
Il passato nascosto tuttavia sta minacciando di strabordare, spazzando via con la sua impetuosità tutto ciò che Ambra stessa pensava di conoscere, anche su sé stessa.
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Romanzo d'esordio di Jude Archer, Stelle e Ottone mi ha catturata per la sua meravigliosa ambientazione, una Venezia vista sotto le lenti di polvere di stelle e oscurità, e per il mondo che le è stato creato attorno.
La Hidden Society si distingue in quattro ramificazioni/affinità magiche: Arte Astronoma, Arte Alchemica, Arte Arcana ed Arte Artificera. Solo i maghi più potenti hanno più affinità con più di queste ramificazioni.
Legato sempre alla natura fantasy del romanzo, abbiamo la presenza di un conduttore (ovvero la polvere di stelle, che ricorda molto la "Dust" di His Dark Materials, di Pullman) per la magia in sé, così come del tema della "ruggine", la corruzione.
L'esordio si nota soprattutto nei personaggi, che seppur sfaccettati e tridimensionali, a mio parere cadono in alcuni stereotipi. Non è il caso di Ismael e Ambra, i due protagonisti principali, con quest'ultima che è il personaggio più controverso e interessante del romanzo.
Ambra è una high achiever, alla ricerca della perfezione, e che vuole dimostrare di saper fare e di sapere tutto, anche a costo di "whatever it takes" (e lo capirete soprattutto nell'epilogo). Questa sua attitudine nasce da una bassa autostima, dall'essere cresciuta in una bolla e dall'ambizione di essere qualcuno d'importante, cosa che sottolinea la sua fragilità.
Ismael risulta essere il personaggio più lineare: l'academic rival, sofferente per le imposizioni della famiglia, che nasconde dietro un mondo d'oro e d'amore (in particolare per qualcuno...).
Dei "secondari", sottolinerei il ruolo di Domiziana Falier, la madrina di Ambra, che dietro alla sua facciata di "fata madrina" amorevole, nasconde un lato oscuro, simil stella di neutroni; Lisa, la cameriera/ladra che sembra tutta spigoli e malizia ma nasconde ben altro dietro.
Tra gli altri cito Nadir Sagredo, il fratello poco convenzionale (ma per questo adorabile) di Ismael; gli amici di Ambra, Bianca e Leo; Jacopo Altieri, il "bulletto" di turno che ha chiuso il suo cuore a chiave per paura (ma che qualcuno ha già aperto).
Sulle critiche, ho da dire che la prima parte è veramente troppo veloce: ne accadono di ogni in pochi capitoli, per poi stagnare nella parte centrale e accelerare in quella finale. Servirebbe dosare con più equilibro il ritmo. La scrittura risulta troppo formulaica a volte.
Il mio problema è con l'epilogo (shock), che tanto shock non è. In sé dà una luce davvero più oscura al romanzo, che ho apprezzato particolarmente per la cura con cui Ambra è stata presentata, per poi scoprire tutto del suo "unreliable narrator". La scelta è forse un po' telefonata e scontata, ma l'ho apprezzata.
Il punto è che non è lineare con lo sviluppo del romanzo verso la fine, e che mi compie un totale 360 in poche pagine. Io avrei dosato meglio le rivelazioni, per dare già degli hints.
A parte queste postille, vi consiglio caldamente Stelle e Ottone di Jude Archer. Non vedo l'ora di continuare il viaggio nella Hidden Society!
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Consigliato dai: 16 anni
Rating: quattro stelle