Ciao a tutti booklovers, oggi vi presento una recensione dell'ultimo libro di una serie che a me è piaciuta molto; ma partiamo con ordine. Il libro è L'Impero d'Oro, in uscita oggi, di S.A. Chakraborty, ultimo della Trilogia di Daevabad.
SCHEMA:
1. La città d'ottone
2. Il regno di rame
3. L'impero d'oro
Nome: L'impero d'oro
Autore: S.A. Chakraborty
Genere: Fantasy
Data: 30 novembre 2021
Editore: Oscar Mondadori
TRAMA: Daevabad è caduta. La città ha perso la sua magia e ora Banu Manizheh, capo dei daeva, e Dara, il suo comandante resuscitato, devono rappezzare la loro fragile alleanza e fare di tutto per restituire la pace a una popolazione agguerrita e disperata. Dara però è affranto dalla perdita dell'amata Nahri e tormentato dai demoni del suo oscuro passato. Per non soccombere, sa che deve affrontare scomode verità sulla sua storia e mettersi al servizio di quelli che ha sempre considerato nemici. Sfuggiti per un pelo alle loro famiglie assassine e alle letali politiche di Daevabad, Nahri e Ali ora sono al sicuro al Cairo. Ma anche loro devono affrontare scelte difficili. Nahri sembra ritrovare la serenità nei vecchi ritmi e nella quotidianità familiare della sua patria, ma la devasta sapere che le persone care che ha lasciato a Daevabad e il popolo che la considerava una salvatrice sono alla mercé di una nuova tiranna. Anche Ali non può fare a meno di guardarsi indietro, ed è deciso a tornare per salvare la sua città e ciò che rimane della sua famiglia. Quando va a cercare aiuto nella terra di sua madre, scopre che il suo legame con i marid, i misteriosi elementali dell'acqua, è molto più profondo di quanto credesse, e minaccia non solo il suo rapporto con Nahri, ma anche la sua stessa fede. Mentre la pace diventa sempre più sfuggente e vecchie conoscenze si rifanno vive, Nahri, Ali e Dara comprendono che, per ricostruire il loro mondo, dovranno forse combattere contro chi un tempo amavano, e difendere coloro che in passato hanno ferito.
RECENSIONE:
Sono sempre stata affascinata dalla mitologia islamica, e questo libro, anzi questa serie, è quello che stavo cercando. Nahri è una giovane donna che vive nel diciottesimo secolo in Egitto. Per vivere spilla soldi ai nobili, tramite trucchetti di talento. Quando però incontrerà Dara, un misterioso jinn guerriero, le cose cambieranno. Verrà coinvolta in un viaggio lunghissimo, dove attraverserà sabbie calde, fiumi maestosi, in tutta la potenza del deserto, fino a che raggiungerà Daevabad, la mitica città d'ottone.
Lì verrà coinvolta in una trama d'intrighi di corte, che coinvolgerà anche il principe Alì, o Alizayd, che verrà infatti cacciato via dalla corte, insieme a Nahri. Altrettanto magica è la mitologia: abbiamo i Jinn, o Daeva, esseri creati col fuoco ma dotati d'anima; gli Ifrit, i demoni che danno la caccia a Nahri; i Marid, esseri che popolano l'acqua, e che hanno donato dei poteri magici ad Alì, ma anche i Peri, uccelli magici dalle sembianze umane.
Daevabad è caduta. La città ha perso la sua magia. Da un lato abbiamo Dara, comandante dei Daeva, al soldo di coloro che aveva sempre considerato nemici, dall'altro ormai abbiamo solo Nahri e Alì, scappati al Cairo dopo la caduta della città.
La prosa della Chakraborty è come sempre magnetica e scorrevole, tanto che oltre seicento, quasi settecento pagine sono volate in un nonnulla.
Ho apprezzato molto il personaggio di Nahri, che conquista definitivamente la sua maturità, anche se la sua storia con Alì mi ha un pochino delusa. Penso che la Chakraborty potesse fare molto, ma molto di meglio (inoltre io ho sempre preferito Dara con Nahri, anziché quest'ultima con Alì). Dara è onestamente il personaggio più riuscito di questa serie, visto che il suo passato tormentato si connubia molto con ciò che è adesso. Alì è stato un po' troppo piatto per me.
Sono decisamente contenta di come la Chakraborty abbia chiuso questa saga, anche se mi sarebbe piaciuto un finale un po' più chiuso.